- 04 Ago, 2016
- Senegal
Abdou Dia ha 19 anni ed è originario di Linguère, parola wolof che significa “principe”. La città di Linguere si trova a 305 km a nord est di Dakar ed è un luogo semi desertico.
Quando era ancora molto piccolo, i suoi genitori, molto poveri e privi di adeguati mezzi di sussistenza, lo hanno mandato nella capitale, a Dakar, perché frequentasse una scuola coranica, detta Daara.
Nella Daara di Dakar Abdou ha trascorso più di 10 anni, 10 anni che non dimenticherà mai. Nel suo cuore e nella sua mente sono rimasti impressi i peggiori ricordi: punizioni corporali, maltrattamenti e sfruttamento, innumerevoli ore trascorse a mendicare, obbligato da coloro che avrebbero invece dovuto prendersi cura di lui.
Una volta cresciuto, Adbou è scappato dalla Daara: fin da piccolo è sempre stato un po' ribelle, anticonformista, e a quelle regole dure e ingiuste non ci stava più.
Adesso Abdou fa l’apprendista muratore, mestiere che ha scoperto grazie a degli amici e che gli piace molto. Vorrebbe diventare un giorno un grande muratore, per costruire delle belle case alle persone: quelle belle case che lui non ha mai potuto vedere e avere, insomma. Ora parla solo il wolof, ma desidera imparare il francese e l'inglese; desidera viaggiare, desidera crescere e andare lontano.
Grazie a un prete, ha conosciuto il centro « Kër Don Bosco » e ha cominciato a frequentare un corso di alfabetizzazione francese. Riesce a leggere e scrivere in francese ormai, e questo lo riempie di gioia e orgolgio: finalmente può anche mandare sms in una lingua diversa dal wolof!
Gli mancano i mezzi e un inquaderamento, non ha nessuno su cui può contare, fatta eccezione per i salesiani del Centro Don Bosco. Il suo carattere forte, però, gli da la forza di continuare a lottare.