Immigrazione in Europa, i punti centrali del prossimo Consiglio Ue
Si parlerà soprattutto dell’immigrazione in Europa nel vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue previsto a partire da oggi pomeriggio a Bruxelles. L’obiettivo è arrivare a un accordo con la Turchia per arrivare alla chiusura della rotta balcanica.
IMMIGRAZIONE IN EUROPA, L’ACCORDO CON LA TURCHIA
L’idea alla base è di riportare in Turchia tutti i migranti, compresi i profughi siriani, entrati illegalmente in Grecia negli ultimi mesi. Un modo, questo, almeno nelle intenzioni della Ue, per smantellare il business model del traffico di esseri umani.
LA TURCHIA E LE LIMITAZIONI GEOGRAFICHE
Si discuterà di una proposta di accordo che sia, ovviamente, accettabile per entrambe le parti e rispettosa del diritto europeo e internazionale. Il nodo più complesso da superare è quello delle ‘limitazioni geografiche’: la Turchia ha aderito alla Convenzione di Ginevra, ma accetta solo rifugiati provenienti dall’Europa. Per chi proviene da paesi asiatici o africani può essere concessa (com'è stato fatto fino ad ora con i siriani) ma non è sempre automatico o garantito.
L'accordo, dunque, potrà funzionare solo se Ankara modificherà la propria legislazione nazionale così da garantire ai profughi e rifugiati che saranno riportati dalla Grecia in Turchia protezione che sia equivalente a quella richiesta dalla Convenzione di Ginevra, pur senza abolire formalmente le sue ‘limitazioni geografiche’.
GLI AIUTI ALLA GRECIA
Altra questione da affrontare per quanto riguarda l’immigrazione in Europa, sarà come aiutare la Grecia ad affrontare la crisi umanitaria dovuta all’afflusso massiccio di migranti e a gestire hotspot e richieste d’asilo. In particolare, c’è da discutere su come gestire l’eventuale chiusura della rotta balcanica, che rischia di produrre un dirottamento dei flussi verso l’Italia.