Sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare: si parte dalle scuole!
Prosegue la campana di sensibilizzazione e informazione in Ghana con le nostre civiliste Anna ed Esther. Ecco una pagina del loro "diario" nella quale ci raccontano cosa fanno e come lavorano per diffondere una nuova cultura dello sviluppo che non guardi alla migrazione come unica alternativa.
Le ultime due settimane sono state molte intense. Abbiamo viaggiato in lungo ed in largo per la regione di Sunyani raggiungendo le zone più remote. La nostra attenzione si è concentrata maggiormente sulle scuole perché dopo la scuola media o superiore molti giovani ghanesi decidono di partire in cerca di opportunità altrove.
Per l'ultima data della campagna Stop Tratta Ghana di quest'anno siamo state al Mt. Carmel Girls secondary school.
Le ragazze godono di una buona istruzione e sono molto informate sul tema della migrazione e sulla situazione dei migranti in Libia. Con loro abbiamo affrontato il tema della migrazione irregolare e soprattutto del traffico di esseri umani che nella società ghanese tocca profondamente le ragazze che molto spesso ne sono vittime.
Con noi è stato presente anche Gyase Kwame, un migrante ritornato da Libia lo scorso aprile e che ha partecipato al corso sulle Green House.
Gyase ha condiviso la sua esperienza personale di tre anni in Libia, le peripezie del viaggio e la motivazione che l'ha spinto a non procedere verso l'Europa, ma a tornare a casa.
Alla domanda se ha ancora il desiderio di migrare, risponde "No, mai più viaggerò all'estero, per nessun paese. Voglio dire la verità di quello che succede quando si intraprende il viaggio migratorio irregolare in modo che le persone non soffrano come ho sofferto io".