Attentati Parigi, Juncker: “Non confondere migranti con terroristi”

Gli attentati terroristici del 13 novembre a Parigi possono rappresentare un ostacolo all’integrazione dei migranti in Europa. Un rischio concreto, sottolineato anche dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

JUNCKER: “NON CAMBIAMO L’AGENDA UE SULL’IMMIGRAZIONE”

Il numero uno del Governo Ue ne ha parlato in occasione della conferenza stampa prima del G20 in Turchia. Juncker ha sottolineato la differenza tra terrorista e rifugiato. “I primi – ha detto  sono criminali, che non hanno nulla a che fare con chi viene in Europa per chiedere aiuto”. Poi l’invito a tutti gli Stati membri a non cambiare “l’agenda in materia di immigrazione”.

E durante il G20 l’emergenza rifugiati sarà proprio uno dei temi principali, come confermato in apertura di lavori dal premier turco Recep Tayyp Erdogan. Tra gli argomenti, naturalmente condizionati dai fatti di Parigi, ci sarà anche la guerra in Siria e l’emergenza Isis.

POLONIA, NO AL PIANO UE DI RICOLLOCAMENTO DEI MIGRANTI

Il rischio, tornando nei confini del Vecchio Continente, è che alcuni Paesi, specialmente quelli dell’Est, si tirino indietro rispetto al piano di ricollocamento dei migranti. È proprio quello che ha annunciato il neo eletto governo della Polonia. A comunicarlo, il ministro per gli Affari Europei Konrad Szymanski. “Alla luce dei tragici eventi di Parigi, non c’è la possibilità politica di rispettare gli accordi”, ha detto al portale wPolityce.pl.

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